Perché la 203 è un modello importante per la storia della Peugeot? Innanzitutto la 203 viene presentata al Salone di Parigi 1947 ancora come prototipo, per essere commercializzata nel secondo semestre dell’anno successivo. Le fabbriche della Peugeot al confine con la Germania, sia dopo la Prima che dopo la Seconda guerra mondiale hanno subìto ingenti danni e bisogna ricostruirle. Si tratta di un impegno gravoso dal punto di vista finanziario, ma anche tecnologico, un impegno oltremodo con l’orologio in mano. Prima si inizia a produrre, prima si inizia a fatturare e a pagare gli investimenti fatti. La ricostruzione è però anche una opportunità. Molti produttori hanno ricominciato nel dopoguerra con la tecnologia precedente il conflitto, quindi: telaio e carrozzeria separate. Peugeot riparte con una monoscocca, che presuppone l’acquisto di presse per lo stampaggio delle lamiere, perlopiù Budd di proveneinza americana. La monoscocca, sui grandi numeri, consente un risparmio nella manodopera e quindi la possibilità di offrire la vettura a un prezzo concorrenziale, raggiunti i volumi minimi. Quindi la 203 è importante perché consente a Peugeot di ripartire con la tecnologia migliore del momento. Dal punto di vista meccanico il motore presenta una testata con camera di scoppio emisferica e pistoni Heron, il che significa la possibilità di posizionare la candela in alto al centro, con propagazione di fiamma ottimale: più potenza meno consumi. La 203 è importante perché consente a Peugeot di offrire motori all’avanguardia. Anche l’occhio però vuole la sua parte. Mentre in Europa si combatteva, negli Stati Uniti la vita proseguiva più normalmente e il settore dell’auto esprimeva nuovi concetti stilistici: parafanghi integrati, lamiere stampate con montanti larghi che trasmettevano solidità, decorazioni cromate talvolta esagerate e nuove proporzioni. La 203 riassume in sé questi elementi, tanto da essere definita “oca di latta in salsa francese”. La 203 è importante perché porta l’innovazione stilistica in Europa. Il mercato del dopoguerra vede molti Stati ( tra cui l’Italia) privilegiare le piccole cilindrate (500-800cc), mentre invece Peugeot decide per il suo mono-modello (la 203 infatti fu la sola vettura la istino Peugeot dal 1947 al 1955) una cilindrata più elevata, di 1.300cc, in grado di trasportare una famiglia anche per lunghe distanze senza viaggiare sempre ai massimi regimi di rotazione. La 203 è importante perché definisce un segmento di mercato. Queste scelte saranno un successo, concretizzato dai 685.828 esemplari prodotti, un numero certamente levato per l’epoca tale da essere festeggiato ancora oggi a 70 anni di distanza.
L’indiscutibile eleganza della 203 Cabriolet
Produzione 203
495.776 Berline, coupé e cabriolet
25.218 Familiari
2.121 Furgonate
36.635 Versioni Commerciali
83.475 Camionette e telai da allestire
Il 1951 è anche l’anno in cui la 203 supera i 150.000 esemplari prodotti e il mercato sembra maturo per accogliere una versione di gamma alta: la cabriolet 2 porte con interni in cuoio. Quest’ultima diverrà una delle più grandi vedette dei concorsi d’eleganza e verrà prodotta in 2.567 esemplari in 4 anni negli stabilimenti di La Garenne.